Silvia Pontoglio, classe 1995, è una pittrice autodidatta. Avvicinatasi timidamente alla pittura durante un periodo di forte svolta della sua vita, ha trovato nella tela la mano più dolce che potesse accompagnarla tra le frustrazioni di un settore professionale, quello del lavoro sociale, per antonomasia carico di tensioni e situazioni di disagio esistenziale da far defluire alla fine delle giornate lavorative. Dopo una fase di sperimentazione con acquerello, ancora troppo intimorita dall’uso del colore ad olio, si è felicemente stanziata sul colore acrilico, ma è ancora in fase di scoperta e alla ricerca di uno stile fortemente personale. Pontoglio, da sempre incline all’esplorazione in zone remote del pianeta, ha viaggiato, spesso sola, alla ricerca di un incontro che fosse il più possibile autentico e rivelatore. Ispirata dagli innumerevoli sguardi incrociati, dalle molte mani sfiorate, dai molti canti ascoltati, da sempre predilige la rappresentazione di figure umane nelle sue opere.