PERIODO: Dal 25 maggio al 29 giugno 2024
SEDE ESPOSITIVA: Villa Brentano – via Magenta, 25 Busto Garolfo (MI)
APERTURE: dal martedì al venerdì solo su appuntamento; sabato ore 14:30 – 18:00
Independent Artists, in collaborazione con Fondazione Dario Mellone, periodicamente propone di costruire un percorso espositivo con l’obiettivo di dare spazio a nuovi artisti di esporre le proprie opere in un’ottica di riproposizione di temi tratti dall’eredità dell’artista Mellone, i cui spunti rimangono tutt’ora attuali e stimolanti.
La fotografia come tutti la conosciamo nasce ufficialmente nel 1839. Nel corso del XX secolo, essa ha subito una trasformazione epocale diventando non solo un mezzo per immortalare momenti, ma anche un’arte a sé stante. Già nei primi anni del ‘900 tuttavia, alcuni artisti avevano sperimentato tecniche per la creazione di immagini “artificiali”, generando dei veri e propri falsi.
Le innovazioni tecnologiche hanno consentito ai fotografi di esplorare nuove tecniche e approcci creativi, portando alla nascita di movimenti artistici come il fotorealismo, il surrealismo e il fotogiornalismo. Negli anni ’20 e ’30, il movimento del fotorealismo ha cercato di catturare la realtà in modo oggettivo e dettagliato, mentre il surrealismo ha introdotto un nuovo modo di esprimere il subconscio attraverso immagini surreali e oniriche. Durante il XX secolo, la fotografia ha anche svolto un ruolo cruciale nel documentare eventi storici, sociali e politici, diventando uno strumento potente per la comunicazione e la sensibilizzazione. La tecnologia digitale, introdotta alla fine del secolo, ha ulteriormente rivoluzionato il mondo della fotografia, consentendo una manipolazione più sofisticata delle immagini e aprendo nuove possibilità creative per i fotografi contemporanei.
L’intelligenza artificiale è stata integrata nei processi fotografici in molteplici modi, sia per migliorare la qualità delle immagini che per sviluppare nuove forme di creatività. Uno degli ambiti più evidenti è l’elaborazione delle rappresentazioni, dove algoritmi vengono impiegati per migliorare la nitidezza, la luminosità e il contrasto delle fotografie, ottimizzando automaticamente i risultati. Oltre a ciò, l’intelligenza artificiale è stata impiegata anche nella creazione artistica, con processi capaci di generare immagini originali ispirate a stili artistici specifici o di modificare le fotografie in modi creativi e sorprendenti. L’IA può però essere utilizzata anche per creare delle false immagini, conosciute con il nome di “deepfakes”, talvolta impedendo allo spettatore di distinguere la finzione dalla realtà.
Come afferma Paolo Biscottini nell’introduzione al catalogo, edito da Skira, dal titolo “Dario Mellone – Fra Umanesimo e Tecnologia”: “Nella civiltà delle macchine e degli automi, tutto è non solo chiaro e semplice, ma anche possibile. La ragione moderna si pone come assoluta e in ciò rivela la sua violenza, la sua intolleranza verso ogni espressione in cui alberghi il dubbio, l’inquietudine esistenziale, l’affermazione di ogni singolarità. La stessa arte concettuale, considerata da questo punto di vista e prescindendo dalla sua specifica importanza o dalla grandezza di alcuni suoi esiti, si pone come fortemente rappresentativa di una cultura che tende a ridurre – non in senso evidentemente negativo – “il tutto” al concetto. La totalità del mondo dell’artista, il suo stesso vissuto storico e sociale, fisico e spirituale, connesso al tempo passato presente e futuro, si esprime in una dimensione concettuale che si pone perentoriamente come assoluta. La verità è la totalità e in essa si assume anche la domanda del senso, cui nessuno, e meno di tutti l’artista, può sfuggire”.
In un futuro non molto lontano da noi coabiteremo e collaboreremo con macchine automatiche progettate per migliorare il nostro vivere quotidiano. Tutto ciò comporta il fatto di dover affrontare nuovi problemi che riguardano l’etica, la psicologia, l’ambito sociale ed economico. Il pensiero filosofico si sta già muovendo nella direzione di un ragionamento sul rapporto tra macchine e umanità. Molto spesso, infatti, i robot non sono più intesi come “protesi” dell’uomo, ma sostituti veri e propri della sua presenza e del suo lavoro.
L’obiettivo della mostra “MEN & A.I” è dunque quello di mettere a confronto questi due grandi mondi: da un lato la realtà oggettiva e osservabile e dall’altro l’intelligenza artificiale per riuscire a comprendere se aveva ragione Ansel Adams nell’affermare che “La fotografia è la realtà impressa” oppure se, attraverso l’uso delle moderne tecnologie, siamo in grado di creare immagini che sfidano la nostra percezione della realtà stessa.
L’intelligenza artificiale potrebbe determinare la fine o un cambiamento radicale nell’arte e nella fotografia? Quali sfide dovranno affrontare gli artisti nel prossimo futuro?
Qui di seguito gli artisti selezionati per la collettiva: Antonella Albani, Stefano Bonazzi, Isabel Carafì, Nicola Cattania, Giorgio Colombo, Marco Croci, Chiara Di Salvo, Luca Freschi, Giorgio Gerardi, Giulio Guidotti, Pierpaolo Mancinelli, Carlo Olper, Diego Palacios, Yan Pei-Ming, Vincenzo Pennacchi, Andrea Sbra Perego e Federica Patera, Pasquale Petrucci, Mattia Sarti, Dado Schapira, Krzsistzof Sokolovski, Olivo Tagliapietra, Urbansolid, Pietro Zennaro, Giuseppe Zumbolo.
L’esposizione apre al pubblico sabato 25 maggio alle ore 17:30. La mostra sarà visitabile nei giorni da Martedì a Venerdì solo su appuntamento e il Sabato dalle ore 14:30 alle 18:00 presso Villa Brentano (1°piano), in via Magenta 25 a Busto Garolfo (MI). Durante l’esposizione verrà coinvolto il pubblico e i visitatori potranno votare in forma anonima l’artista preferito, il quale sarà premiato con la proposta di una mostra personale. L’ingresso alla mostra è libero e gratuito. Per appuntamenti: segreteria@independentartists.eu.
INDEPENDENT ARTISTS – VILLA BRENTANO
VIA MAGENTA, 25 – BUSTO GAROLFO (MI) 20038
EMAIL: segreteria@independentartists.eu
INFO MOB: +39 3334914712