INDEPENDENT ARTISTS
UN MOVIMENTO DI ARTISTI CHE RIELABORA L'ESPERIENZA ANTROPOLOGICA E URBANA DELLA CONTEMPORANEITA'
Independent Artists nasce nel Settembre 2013 come braccio operativo del Museo Dario Mellone. Un’importante linea d’indagine del gruppo è fondata sui temi umanistici in connessione con la contemporaneità tecnologica. Diversi artisti hanno trattato l’uomo che agisce in interazione con lo spazio, le strutture e le domande che lo circondano. Independent Artists intende raccogliere e presentare una selezione di artisti animati dallo stesso spirito di indipendenza e profonda ricerca che ha contraddistinto in vita l’operato del maestro Dario Mellone. Vengono presentate così opere che trattano l’uomo in dialogo con la città, la tecnologia, l’ambiente e l’automazione fino ad arrivare alle opere informali che riprendono il biomorfismo e la mutazione in un sistema polimorfico di rappresentazione artistica che ha sempre sullo sfondo la ricerca antropologica. Dal Dicembre 2016 il gruppo si costituisce in Associazione di Promozione Culturale e opera in totale autonomia. Dal Dicembre 2017 Independent Artists, in seguito a Convenzione con il Comune di Busto Garolfo, stabilisce la propria sede presso gli spazi espositivi della seicentesca Villa Brentano. Insieme all’Ufficio Cultura e all’Amministrazione di Busto Garolfo propone eventi culturali ed esposizioni di profilo nazionale e internazionale.
SINTESI DI SIGNIFICATO
Ogni artista osserva dal suo punto di vista e rielabora l'arcipelago di fenomeni che anima il multiforme teatro urbano: vita quotidiana, rapporti umani, architettura e natura..il complesso tessuto sociale che fa delle metropoli un oggetto magmatico e affascinante.
Il Compito dell'artista per Independent Artists è di risvegliare lo spirito autentico che guida la città e che muove i suoi abitanti, mettere in evidenza, denunciare abusi, proporre e costruire idee. D'altro canto è possibile che quello che oggi chiamiamo Città in futuro sarà guardato semplicemente come una fase tra la tribù e la tecnopoli, tra l'uomo delle caverne e quello dell'elettronica (Harvey Cox, 1965 The Secular City). Qual'è allora oggi il significato della città e cosa sta per diventare in un futuro ormai prossimo? Il poeta greco Alceo vissuto nel VI secolo a.C così cantava il suo valore: “Non le case dai bei tetti, né le pietre ben levigate, non i canali né le banchine fanno le città, ma gli uomini capaci di afferrare l'occasione”.